Reimmissione in ambiente dell’aria aspirata dopo filtrazione

• 25 agosto 2020

Stanno per tornare i mesi invernali e puntualmente tornerà la domanda:

perché invece di buttare fuori l’aria aspirata, non possiamo reimmetterla nell’ambiente, tanto è filtrata … e così risparmiamo sul riscaldamento ?

Risposte tipiche:

• E’ vietato, anzi vietatissimo dalle normative,
• Si può fare solo se è filtrata con un filtro assoluto
• Si può fare solo se gli inquinanti non sono cancerogeni

Inutile cercare una risposta definitiva perché ….. non c’è.

Dal punto di vista della normativa dell’ambiente di lavoro si potrebbe dire che, stabilite le sostanze da controllare, se nonostante la reimmissione non si superano i limiti prescritti la cosa è fattibile.

Poi però ci sono i regolamenti di igiene (normalmente disattesi) che prescrivono in funzione delle tipologie di edificio un certo numero di ricambi orari dell’aria ambiente.

E da un altro punto di vista, c’è la normativa delle emissioni in atmosfera che prescrive a prescindere la captazione e il convogliamento in atmosfera.

Quindi nella confusione come sempre conviene usare la ragione e prima ancora il buon senso.

I rischi della reimmissione sono maggiori dell’unico vantaggio:

 il risparmio energetico che ne consegue nei mesi invernali !

Mentre i rischi sono molteplici:

• Conosciamo e controlliamo tutte le sostanze potenzialmente pericolose che ci sono in ambiente ?
• Sono valutati i fenomeni di accumulo nel tempo anche nel caso di filtrazione assoluta ?
• I filtri sono sempre tenuti efficienti e controllati ?
• Se cambia qualcosa nei cicli tecnologici (sostanze, quantità lavorate, macchinari) vengono adeguati prontamente gli impianti e i controlli ?

Inoltre la filtrazione assoluta ha comunque un costo in ricambi e in energia superiore ad una filtrazione più ridotta compatibile con l’emissione in atmosfera.

Nei mesi estivi poi si vorrebbe il contrario quindi l’impianto deve prevedere l’opzione estate – inverno.

Conclusione: lasciamo perdere la reimmissione e facciamo bene i conti.

Siccome all’inverno bisogna pensarci d’estate, leggete la news relativa al recupero di calore per vedere come è possibile trovare un valido compromesso tra garanzia della salubrità degli ambienti di lavoro e il costo energetico necessario.

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